Adeguamento stipendi ministri: il ministro Crosetto propone di rinviare la norma ai futuri governi. La replica anche di Tajani.
Guido Crosetto, su un post X (ex Twitter) ha difeso la recente proposta di adeguare gli stipendi dei ministri non parlamentari a quelli dei colleghi eletti, che ha alimentato le polemiche negli ultimi giorni.
Il Ministro della Difesa, pur sostenendo il principio, suggerisce: “Siccome non ci servono inutili polemiche, basta prevedere che non valga per gli attuali membri del governo non parlamentari, ma solo per i ministri dei futuri governi“.
Adeguamento stipendi ministri: le parole di Crosetto
L’emendamento, come riportato da Open, prevede che i ministri senza seggio parlamentare ricevano lo stesso compenso di deputati e senatori, una misura che comporterebbe una spesa aggiuntiva di circa 1,3 milioni di euro all’anno.
Secondo Guido Crosetto, si tratta di una scelta razionale e giusta. “I relatori della legge finanziaria hanno pensato che fosse giusto e ragionevole che i Ministri, quelli che non sono parlamentari, dovessero avere lo stesso trattamento di deputati e senatori. Io penso che sia giusto“, ha dichiarato il ministro su X (ex Twitter).
Tuttavia, per evitare strumentalizzazioni, propone di applicare la norma solo ai futuri governi. Questa posizione intende bilanciare il riconoscimento del ruolo istituzionale dei ministri con la necessità di non alimentare polemiche pubbliche, definite dal ministro come “inutili, pretestuose e demagogiche“.
Il ministro ha poi sottolineato che nessuno dei membri del governo ha avanzato richieste in merito ai propri stipendi: “Lo facciamo, sin dall’inizio, senza esserci chiesto quale sarebbe stato il nostro trattamento economico. Nessuno di noi“.
I relatori della legge finanziaria hanno pensato che fosse giusto e ragionevole che i Ministri, quelli che non sono parlamentari, dovessero avere lo stesso trattamento di deputati e senatori.
— Guido Crosetto (@GuidoCrosetto) December 14, 2024
Io penso che sia giusto.
Credo che sia altrettanto giusto e doveroso rassicurare tutti…
La replica del ministro Tajani
Anche il Ministro degli Esteri, Antonio Tajani si è espresso a favore del provvedimento, evidenziandone la legittimità: “Io credo che sia giusto che un ministro che non è parlamentare percepisca la stessa indennità di un collega che lo è“.
Il vicepremier ha sottolineato come un ministro non parlamentare debba spesso abbandonare la propria carriera professionale per entrare nel governo, e che sia quindi necessario riconoscere adeguatamente questo sacrificio. “E questa non è demagogia“, ha precisato.